[fbshare type=”button”] Trasformare i rischi in opportunità per considerare il teatro un luogo di interazione e di scambio aperto a tutti. Si è svolta oggi presso il Teatro Massimo di Cagliari la conferenza di presentazione del progetto Sardegna Teatro- verso un teatro di rilevante interesse culturale.
Il Teatro Stabile della Sardegna ha infatti iniziato, sotto il nome di Sardegna Teatro, un percorso per ottenere il riconoscimento come Teatro di Rilevante Interesse Culturale, indispensabile per i nuovi criteri di finanziamento delle attività di spettacolo da parte del ministero per i Beni e le attività Culturali (Mibact). Il progetto più importante è quello che svolgerà con la compagnia Is Mascareddas, unica compagnia sarda di teatro di figura, che gestisce il Teatro Momoti di Monserrato. Sardegna Teatro gestirà il Teatro Massimo di Cagliari e il Teatro Momoti dove proporrà svariate attività. Il progetto mira a rafforzare l’identità del Teatro Massimo come centro culturale cagliaritano e a far diventare il Teatro Momoti un centro produttivo e di residenza con una programmazione per famiglie e ragazzi rivolta agli abitanti del luogo ma anche alle zone limitrofe.
A guidare le attività per il prossimo triennio 2015/2017, il neoeletto Direttore Generale Massimo Mancini.
Il particolare rituale adottato con gli ospiti della conferenza stampa, invitati a salire sul palco, ha coinvolto giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e delle realtà culturali del territorio. I partecipanti sono stati invitati a prendere posto nello spazio sacro del palco, fin ad oggi quasi inaccessibile ai non addetti ai lavori. Un modo innovativo di presentarsi che ha evidenziato il desiderio del gruppo, diretto da Mancini, di condividere, accogliere e rendere fruibile il teatro a tutti (anche attraverso il Pitch contest Giovani Idee. Un evento di presentazione di idee rivolto a tutti).
Mancini ha presentato la stagione teatrale del 2015, le otto linee progettuali che animeranno il triennio che lo vedrà Direttore Generale (gli hashtag: #mediterraneo #languagefactory #ilgrandeteatrodeipiccoli #attopolitico #festivalfilosofia #100 #giovanidee #paesaggio) e ha dato spazio ai vari esponenti del mondo artistico e istituzionale. La presidente Maria Grazia Sughi e il direttore artistico Guido De Monticelli, hanno evidenziato la volontà di creare una rete di collaborazioni che coinvolgano i giovani per valorizzare e riappropriarsi degli spazi teatrali. A supportare i loro interventi, l’ Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Enrica Puggioni che, riferendosi al piano comunale per le politiche culturali, ha messo l’accento sulla funzione propulsiva del Teatro Massimo.
La scrittrice Michela Murgia, che sarà coinvolta nel progetto Languagefactory insieme a Is Mascareddas, è intervenuta mostrando entusiasmo e emozione per il suo primo lavoro di scrittura scenica. Ad arricchire e incuriosire il pubblico, l’artista Tonino Murru de Is Mascareddas, il regista Giovanni Columbu e il danzatore e coreografo Maurizio Saiu che hanno svelato il loro coinvolgimento nei vari progetti che verranno realizzati nel triennio 2015/2017. In chiusura sono intervenute Paola Masala (responsabile della comunicazione e promozione), Michela Murgia (omonima della scrittrice e responsabile della segreteria e della distribuzione), che hanno presentato le realtà artistiche che hanno deciso di collaborare con Sardegna Teatro, le varie modalità di abbonamento agli spettacoli (diverse “taglie” di ticket, dalla XS alla XL, a prezzi particolarmente convenienti con riduzioni per under 30 /over 65, disoccupati iscritti all’elenco CSL del Comune di Cagliari, Cittadini extra-UE, tesserati FAI e abbonati alle altre stagioni teatrali isolane) e la App che sarà presto disponibile sui tablet e telefonini e che proporrà ai più giovani una gamification del coinvolgimento teatrale con la possibilità di acquisire punteggio e guadagnare ingressi agli spettacoli. Al termine dell’incontro, l’augurio e il sostegno di Antonio Cabiddu, socio storico del Teatro Stabile di Sardegna, che non dimentica l’assurdità del meccanismo politico che impone una legge del 1990 per regolare il settore culturale sardo.
By Giulia Marini