Le serie distribuite o prodotte da Netflix, si sa, prosperano e attirano sempre più telespettatori. Recensirle e vederle tutte può essere difficile, ma una non poteva sfuggirci. Parliamo di Greenleaf, già famosa presso il pubblico dell’Oprah Winfrey Network (2016) e pubblicata sul servizio on demand Netflix dal 3 marzo 2017.
Prodotta dalla Lionsgate Television e con produttori esecutivi del calibro di Oprah Winfrey, Craig Wright e Clement Virgo, Greenleaf racconta le vicende familiari e professionali di una potente dinastia di ministri del culto di Memphis, nel Tennessee. Al centro le storie dei due capostipiti, il vescovo James Greenleaf, a capo della Chiesa Calvary, la moglie Mae, interpretata da una molto convincente Lynn Whitfield, e i figli Jacob, Grace e Charity.
Dietro la ricchezza della comunità religiosa da loro gestita, oltre l’apparente armonia familiare di un ricca famiglia di pastori, appassionati predicatori della Bibbia, un’intricata vicenda fatta di rivalità, denaro, lotta all’omofobia e pesanti delitti. La stessa Oprah non si è limitata a esserne la produttrice esecutiva, ma se è riservata un piccolo ruolo sul set, quello della pecora nera della famiglia, la sorella della decana della famiglia.
La sceneggiatura è accurata, i personaggi sono delineati in modo convincente e la fotografia eccelle offrendo un prodotto ma scontato e di ottima qualità.
By Matteo Tuveri