Lei rappresenta l’infanzia per moltissimi di noi che, negli anni Ottanta e Novanta, sono cresciuti con i cartoni animati giapponesi. Parliamo di Pollon, Mila e Shiro, Jem e molti altri, ovviamente lei è Cristina D’Avena, il mito vivente per eccellenza nel panorama pop-cartoon.
Dagli anni dell’Antoniano (non aveva ancora quattro anni) a quelli del successo con le sigle dei cartoni animati, Cristina D’Avena ha scavato una nicchia ben precisa nell’immaginario comune diventando figura parentale e infine ambita ospite di trasmissioni TV e icona gay. Così tanto ambita (ma anche mai sulle righe, senza una sbavatura: una Signora con la S maiuscola) da essere cantata da tutti, beneaugurale gesto metamusicale e apotropaico per tutte le star, o aspiranti tali, senza distinzione di genere e provenienza.
Ora Cristina si cimenta in un prodotto discografico del tutto particolare: il disco si chiama Duets – Tutti cantano Cristina (Warner) e contempla alcune cover dei suoi successi più famosi cantati insieme a star, affermate o emergenti, della musica italiana. Fra le oltre settecento sigle di cartoni animati (arrangiamenti a volte trascinanti), la nostra eroina ne ha scelto sedici e ha lanciato l’amo nel panorama musicale. È nata così la sua ultima fatica, con le voci di J-AX (Pollon, Pollon combinaguai. Rime, manco a dirlo, senza rivali), Giusy Ferreri (Nanà Supergirl), Francesca Michelin (L’incantevole Creamy), Ermal Meta (Piccoli problemi di cuore), Emma (Jem) e Michele Bravi (I Puffi sanno).
Fra i duetti più riusciti la versione di Occhi di gatto con Loredana Bertè, quella di Magica, magica Emi, con Arisa, Una spada per Lady Oscar, con Noemi, e la intro ricca di immaginazione di Baby K in Kiss me Licia.
Nel disco anche Annalisa (Mila e Shiro due cuori nella pallavolo), Elio (Siamo fatti così), La Rua (È quasi magia Johnny), Benji e Fede (Che campioni Holly e Benji) e Alessio Bernabei (All’arrembaggio!).
Dire a Cristina D’Avena di essere cresciuti con la sua voce, e le sue sigle, non equivale, come per qualche altra star, a definirne l’età anagrafica o professionale. Lei è sempre giovane ed è capace di farti sentire tale, come un monumento nazionale o una sostanza stupefacente dagli effetti incontrovertibili.
Duets ha tale effetto. Provare per credere.
By Matteo Tuveri