Il precariato e il gesto eroico di pensare al futuro
Carissimo “Precario75”,
mi scrivi che dopo anni di precariato sei ora scivolato in un vortice di disoccupazione nonostante la laurea e la notevole esperienza.
Mi scrivi anche che, nonostante l’incertezza in cui navighi, hai sentito la spinta di acquistare un’agenda per avere la sensazione di dover progettare comunque qualcosa per te e il tuo futuro.
Il tuo gesto nasconde senza dubbio una speranza. Dietro la speranza si cela, e nemmeno troppo bene (per fortuna), una volontà di riuscire degna del più grande degli eroi.
Eroi come tutti i giovani e meno giovani che, nonostante il vuoto lavorativo, pensano al futuro. Sono convinta che un gesto di fiducia simile meriti il giusto epilogo.
La tua Lady Eva
Le piccole risposte…
La famiglia, l’omofobia e la gioia della diversità
Salvatore adorato, dispiace di sapere che per te l’unica famiglia possibile sia quella che chiami tradizionale, perchè privi te stesso, e sfortunatamente i tuoi figli, della gioia della diversità. Dispiace ancora di più che utilizzi il tuo essere cattolico per giustificare questo tuo modo di pensare. Dispiace anche che alcuni autori televisivi utilizzino VIP omosessuali, sfruttandone la loro immagine caricaturizzata, per evitare alle persone come te di entrare in contatto con la realtà familiare “arcobaleno”. Se vuoi essere omofobo, nonostante tu abbia “molti amici gay”, fallo senza darti giustificazioni teologiche o, ancora peggio, televisive.La differenza fra vintage e usato
Cara Lidia, molto belle le foto del tuo nuovo negozio in cui proponi abbigliamento e accessori vintage, un po’ meno, dalle fotografie che mi hai inviato, gli oggetti usati che di vintage non hanno nemmeno l’aspetto: scarpe con l’impronta dell’alluce della proprietaria precedente, suole stra usate e borse con le tracolle consumate non sono vintage ma “usato”. A Parigi la differenza fra una cosa e l’altra la noti, e a quanto pare anche in Italia.
La notorietà non è fama
Amato Leopoldo,
(uso un nome di fantasia per non rivelare la tua nota identità), è normale sentirsi vuoti dopo tanto successo ottenuto grazie a un noto reality show. Il sentimento che provo, e che dimostri, ti fa onore.
Una grande e improvvisa notorietà, ottenuta con l’apparizione televisiva, viene spesso confusa con il successo, condizione che invece deriva dalla pratica costante di una professione e dai profondo studi portati avanti per praticarla.
Ti invito a non essere come altri personaggi “VIP” che, avuta grande esposizione mediatica grazie a un programma televisivo, vivono poi nel ricordo di esso, pubblicando sui loro account social continue fotografie di vecchi programmi ai quali hanno partecipato, probabilmente bramando un successo che non si sono mai guadagnati.
Continua così e studia per il tuo vero successo!
La tua Lady Eva