Nato il 15 aprile 2021, data in cui fu pubblicato (il 15 aprile 1971) su La Stampa l’articolo “L’infelice che ama la propria immagine” (una recensione di un libro che celebrava il lavoro di uno psicologo che era riuscito a “curare” un omosessuale), il podcast “Le Radici Dell’Orgoglio – Cinquant’anni di storia del movimento LGBTQ+ in Italia” racconta la storia della militanza e della comunità LGBTQ+ italiana dal 1971 ad oggi.
In tempi difficili per i diritti civili, in cui, per il solo fatto di essere omosessuali, giovani e meno giovani vanno incontro a insulti, pestaggi o, addirittura, omicidi, operazioni come questa sono necessarie. Le Radici dell’Orgoglio offre al grande pubblico uno spaccato di Italia , fatto di razzismo, omofobia ma anche di tanta solidarietà e senso politico della lotta, che passa attraverso i titoli dei giornali, il linguaggio quotidiano, le posizioni dei principali partiti di destra, sinistra e centro, la religione, le famiglie, la moda, il cinema e la letteratura. Attraverso le lotte dei cittadini omosessuali, emerge un Belpaese che lotta e si dibatte per non permettere alla coscienza civile, la vera ossatura della Repubblica, di cadere addormentata nei revanscismi omofobi fatti di “omosessuali da bruciare nei forni“, di non-satira che puzza di Ventennio e di bene altrismo spicciolo di platinati prezzemolini della TV.
Il 15 aprile 1971, nacque a Torino il Fuori!, il Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano, la prima associazione omosessuale in Italia fondata dal libraio Angelo Pezzana che così scriveva nel primo editoriale dell’omonimo organo di stampa e diffusione dell’associazione (pubblicato dal 1972 al 1982): “per la prima volta degli omosessuali parlano ad altri omosessuali. Apertamente, con orgoglio, si dichiarano tali. Per la prima volta l’omosessuale entra sulla scena da protagonista, gestisce in prima persona la sua storie. Il grande risveglio degli omosessuali è cominciato. È toccato a tanti altri prima di noi, ebrei, neri (ricordate?), ora tocca a noi. E il risveglio sarà immediato, contagioso, bellissimo“.
La prima stagione narra, con registrazioni esclusive e una narrativa semplice e di facile fruizione, la nascita e l’evoluzione del movimento omosessuale negli anni ’70 ed è stata prodotta grazie all’autofinanziamento, all’aiuto della casa di produzione Kidney Bingos di Costantino della Gherardesca e all’impegno di Giorgio Bozzo, produttore, regista teatrale e autore radio televisivo; Bianca Rondolino, un’autrice e filmmaker queer; Jacopo Bedussi, autore esperto di moda e comunicazione; Andrea Meroni, autore documentarista, esperto di cultura pop e omosessualità, e Arianna “Tangino” Romagnolo, producer e fotografa.
Il Progetto de Le Radici Dell’Orgoglio si autosostiene con una campagna di crowfunding (clicca qui per sostenerla) e con la vendita di esclusivi accessori o oggetti di merchandising come t-shirt e poster (su www.leradicidellorgoglio.it).
Ogni puntata del podcast prevede anche un’interessante bibliografia di base con la quale approfondire le tematiche proposte. Nel primo episodio il racconto della nascita del Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano, con interviste esclusive a Fernanda Pivano, Luca Locati Luciani e Marcello Baraghini. Negli episodi successivi l’omofobia fascista di stato, la Democrazia Cristiana, le feste e il periodo degli “omosessuali invertiti” da censurare e nascondere sotto il tappeto della buona società italica; gli scandalosi anni Sessanta; i “Balletti Verdi” della sonnolenta provincia bresciana, l’Arialda di Testori e Visconti; una profonda intervista a Umberto Orsini e, infine, il famoso, quanto triste, congresso di sessuologia del 1972 a Sanremo e la storia delle fantomatiche e ascientifiche terapie riparative.
Le Radici Dell’Orgoglio è disponibile su tutte le maggiori piattaforme (Spotify e Apple Podcasts compresi)