Kenzo per H&M. Connessioni di colore

L’avevano annunciato il 25 maggio scorso e finalmente, dopo la collezione firmata Balmain, H&M e Kenzo celebrano dal 3 novembre la loro nuova collaborazione con una serie di capi e accessori per i quali la parola “colore” sembra la più appropriata (la collezione sul sito H&M).

Copyright© by H&M e Kenzo - Amy Sall ritratta da Oliver Hadlee Pearch (©H&M)

Il 19 ottobre scorso a New York, i Direttori Creativi di Kenzo Carol Lim e Humberto Leon avevano presentato la collezione H&M in un’anteprima esclusiva (direzione artistica di Jean-Paul Goude) parlando di iconiche riproduzioni di capi del marchio provenienti dagli anni ’70, ’80 e ’90. “Sarà un modo tutto moderno di celebrare il brand” aveva dichiarato Carol Lim, mentre Humberto Leon aveva parlato di una “enorme fusione di pezzi d’archivio” che oggi appare evidente dai capi che voleranno sugli scaffali del colosso svedese.

L’occasione per Kenzo è quella di celebrarsi in una sorta di connessione fra presente e passato: i pattern degli anni ’70 si fondono con stampe e capi iconici del brand, come il maxi abito proveniente direttamente dalla collezione Russa del 1982, i leggins o i capi stampati con la tigre. Alla ribalta degli spazi H&M giacconi oversize con la fodera in shearling rosa, leggins a vita alta in animalier tigrato dai colori scioccanti e camicioni con pattern colorati. Il colore invade l’occhio e quando il nero osa, lo fa solo perché sa di essere la base di infinite stampe optical o floreali. Per l’uomo pantaloni skinny a tre colori (verde, rosso, rosa e celeste), sempre rigorosamente tigrati, felpe oversize con l’iconica tigre e cappotti-kimono che ricordano il fondatore.

Kenzo per H&M viaggia su uno jungle style dalla paradossale desinenza minimal. Ascendenze lontane e colori senza la minima paura di cadere nel gipsy (o peggio, nell’overdressed. Peggio ancora nel politically correct).
Da maneggiare con cura.

By Matteo Tuveri