A Villasimius il simbolo del connubio fra arte e natura è senza dubbio rappresentato dalla statua in trachite rosa della Madonna del Naufrago, deposta nel fondo delle acque trasparenti di Villasimius nel 1979 e scolpita dal Maestro Pinuccio Sciola, venuto a mancare nel 2016.
Villasimius – Posta a sud della Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari e vicina ad altre località come Costa Rei o Porto Corallo, Villasimius si estende a nord ovest della catena montuosa dei Sette Fratelli fino al promontorio di Cap Carbonara. Le sue spiagge e il suo mare, insieme ai servizi di ricezione turistica, ne fanno una delle mete più ambite per turisti e visitatori.
L’artista sardo, considerato uno dei più grandi scultori e interpreti della materia del Novecento, esprime nella Madonna del Naufrago la sua originale cifra stilistica, “concentrata su forme solide ed essenziali – come ci dice Rita Ladogana, Ricercatrice di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Cagliari – costruite attraverso una semplificazione dei profili, arrivando spesso a risultati di intensa forza comunicativa”.
Dalla possente statua della Madonna del Naufrago, secondo la studiosa, emerge “l’amore di Pinuccio Sciola per i materiali della sua terra”, espressi con la mano sapiente di un padre e un poeta della pietra.
Pinuccio Sciola – Allievo del Magistero d’arte di Firenze e poi di Kokoscha, Kirchner, Vedova e Marcuse presso l’Accademia Internazionale di Salisburgo, Pinuccio Sciola è una delle personalità artistiche più rappresentative della Sardegna contemporanea. Dopo i suoi viaggi di in tutta Europa, negli anni Sessanta ritorna a San Sperate, suo paese di origine in provincia di Cagliari, per avviare il progetto di un museo a cielo aperto con i Murales. Negli anni Settanta conosce e frequenta in Messico l’artista Alfaro Siqueiros. Fra gli anni Ottanta e il 2000 espone le sue opere raccogliendo unanime plauso per la sua ricerca estetica e manuale. Profondamente legato alla cultura antropologica della Sardegna, si dedica alla sperimentazione innovativa delle Pietre sonore, litofoni/menhir per i quali è conosciuto in tutto il mondo, lavorati per produrre il suono quando una mano le accarezza. Nel parco delle sculture, a San Sperate, prende vita il suo mondo, frutto di unione fra natura e arte.
La Madonna del Naufrago di Villasimius, che raffigura un’arcaica vergine con i lineamenti sommari di una divinità nuragica in cui la natura della materia ben si sposa con la sabbia, è protagonista ogni anno, nella seconda metà di luglio (quest’anno il 15 luglio ha luogo la trentottesima edizione), di una cerimonia suggestiva che vede alcuni sommozzatori impegnati a deporre una corona commemorativa sui fondali marini, ai piedi della grande statua.
Dai fondali della costa sud orientale un regalo del Maestro Sciola che porta con sé tutto il fascino dell’Isola.
By Matteo Tuveri
Immagine di copertina: Il mare di Villasimius in uno scatto di Marcello Treglia (All Rights Reserved)