Between Stolen Glances è una raccolta di poesie di Siti Ruqaiyah Hashim. Il libro si sviluppa in intrecci multipli di temi diversi, dalla contemporaneità della storia politica della Malesia (la patria della poeta che ora vive in Europa), raccontata anche con crudezza, alla nostalgia dei ricordi, che diventano ancora più struggenti in terra straniera (ogni sua poesia porta il nome della terra che la ospita). Siti Ruqaiyah Hashim parla a sé stessa e ai suoi interlocutori con stile mirato e semplice, con lessico facilmente comprensibile. A livello comunicativo apre la porta a una relazione diretta anche con il lettore; tuttavia la semplicità dei suoi versi nasce da strati multipli e dolorosi di vita vissuta e di sentire profondo. L’amore per il figlio, per il suo uomo o per la sua patria lontana sono sempre vissuti nell’inquietudine della distanza, nella sfida delle interferenze esterne della Storia, che costringe la poeta a un ritmico andare nomade.
TRA SGUARDI RUBATI Grazie Per aver scandito chiaramente La bellezza L’ebrezza E il filo di seta dell’amore Tra sguardi rubati E scherzi crudeli Che versavi In poesia E tutto mentre Risplendevano Fuochi d’artificio inter-continentali Invece io indugio ancora turbata Dal dubbio. Raccogliendo le tue angosce e le tue ferite Non posso fare a meno di sentirmi in colpa Al ricordo delle storie Di eroismo e dolore straziante Degli avi di Gallipoli. | BETWEEN STOLEN GLANCES Thank you For spelling out directly Beauty Intoxication And the silky thread of love Between stolen glances And cruel jokes Which you used to pour out In poems All these while That sparked Inter-continental fireworks While I am still dazed With disbelieve Fathoming Your pains and wounds I can’t help feeling guilty Remembering stories Of heroism and heartbreaks Grandfathers of Gallipoli |
LE SABBIE DI SRI LAVENDER Porto con me una manciata di sabbia Perché il mio spirito sia forte Quando dovrò lasciarti Sri Lavender E perché io possa ancora pregare Di riuscire a tornare Un giorno Sotto il tuo cielo Prima di lasciare questo mondo per l’eternità. | THE SANDS OF SRI LAVENDER I bring a handful of sands with me To strengthen my spirit When leaving you Sri Lavender Also for me to always pray That one day I will go back To be under your sky Before I leave this world eternally. |
NON SONO MIRAGGI Il tuo dolore e il mio non sono miraggi di strade parallele di duplici mondi ma sono linee tratteggiate congiungono le nostre anime finalmente una nel tuo farfugliare e nel mio e non c’è misura di versi sparsi che possa guarire questa ferita. | NOT MIRAGES Your pain and my pain are not mirages of parallel roads of two worlds but are dotted lines that link our soul and united at last in your gibberish and mine and there are no amount of verses spilled that could heal this wound. |
QUANDO CADE LA NEVE Su questo balcone della vita Ogni volta che la neve cade mi sono ricordata di te Lukman Hakim le tue urla gioconde nel mio abbraccio stretto sul nostro slittino rosso che scendeva veloce ai piedi della collina di Glenshee Figlio mio Forse non ricordi una volta eri felice nell’abbraccio di tua madre Ah! Vita… | WHEN SNOW FALLS On this balcony of life Everytime snow falls I remembered About you Lukman Hakim Who screamed happily In my tight hug In our red toboggan Fast going down To the foot of the hill In Glenshee My son Maybe you don’t remember You were once happy In your mum’s embracement Ah! Life…….. |