Hai finalmente trovato il coraggio e la voglia di dedicarti a un’oretta di footing nel parco vicino casa. Hai indossato l’outfit necessario, insallato l’App del momento, capace di contare i chilometri e le calorie, ma sul più bello il telefono squilla!
Quante volte ti è capitato? Quante volte, per riprendere la corsa, dopo la fatidica chiamata del capo, hai dovuto ritarare il lettore mp3 dello smartphone per far ripartire la musica?
Sicuramente molte volte! Fermarsi, perdere il proprio ritmo e distrarsi, comporta una perdita della concentrazione sul proprio lavoro fisico.
Oggi c’è “qualcosa” che può aiutare tutti gli sportivi e si chiama MyFermo.
Cos’è? È wearable device caratterizzato da un pantaloncino capace di gestire, tramite dei sensori tattili, una componente hardware ed un’App, il lettore musicale di uno smartphone e le chiamate in ingresso. Tutto con un semplice tocco dell’indumento.
Niente di più semplice! In questo modo potrai interagire più facilmente con il tuo smartphone ed essere libero da ingombranti marsupi o fasce da braccio.
Come funziona? La prima operazione è indossare i pantaloncini, la seconda è quella di attaccare il logo MyFermo al proprio pantaloncino, mentre la terza ed ultima operazione è connettere l’App e mettere in tasca il cellulare. Pronto per essere indossato da tutte quelle persone che non possono fare a meno della corsa e del loro smartphone.
Abbiamo incontrato Mattia Cubaiu, Amministratore della Myfermo S.r.l.s, durante SINNOVA2015 (Salone dell’Innovazione in Sardegna, svoltosi dal 2 al 3 luglio).
Ci può raccontare la nascita dell’idea che sta alla base di Myfermo?
Myfermo era un’idea che avevo da tempo ed essendo appassionato del settore dei wearable devices e conoscendo come ingegnere anche le tecnologie innovative attuali, un giorno, durante una corsetta pomeridiana, mi è venuta la brillante idea: perché non utilizzare queste tecnologie per migliorare l’attività sportiva? Perché non realizzare un pantaloncino capace di gestire il proprio smartphone senza l’obbligo di dover interrompere l’attività fisica? In quel preciso istante è nata l’idea Myfermo.
Il tutto si è concretizzato dopo la conoscenza di altri tre ragazzi Nicola, Norman e Chiara che hanno sposato pienamente la mia idea e siamo riusciti a realizzare un primo prototipo di Myfermo.
Gioie e dolori di una start-up in Italia (commenti e consigli sono i benvenuti).
Premetto che prima di rendere pubblica l’idea ho ben visto di tutelarla depositando la domanda di brevetto. Nel frattempo durante un mio viaggio negli Stati Uniti d’America ho avuto occasione di informarmi presso il consolato italiano della California sulla possibilità di aprire la società in loco ma al momento avrei dovuto avere delle risorse finanziare che non avevo, perciò alla fine la società è stata creata in Italia.
Purtroppo per creare una start-up in Italia le difficoltà sono tante a partire dalle formalità burocratiche.
Siamo riusciti a fare tutto in breve tempo trovando soluzione, almeno temporaneamente, nella creazione di una società a responsabilità limitata semplificata, la quale ci ha permesso di organizzarci in società senza dover essere obbligati ad avere un capitale iniziale per noi eccessivo. In questo modo ci siamo potuti dedicare allo sviluppo del prototipo e non alla parte burocratica che altrimenti sarebbe stata troppo onerosa in termini di costi e di tempo.
Progetti e sogni?
La gioia più grande sarebbe quella di riuscire ad ottenere dei finanziamenti importanti in modo tale da iniziare la produzione di Myfermo e lanciarlo nel mercato mondiale.
Ora possiamo riprendere la corsa, sperando che con lei si dia impulso anche alle eccellenze.
By Marcello Treglia
Immagine di copertina: I membri dell’Air Force Academy football team sulla Waikiki Beach (Free Domain)