Eudonna Magazine, la rivista tutta al femminile della casa editrice Il Sextante, esce con il botto a giugno e con il nuovo numero percorre anche le strade che conducono alla XVIII Edizione del Festival dell’Economia di Trento. Il trimestrale, in uscita a fine maggio, e in distribuzione anche ai partecipanti del Festival dell’Economia di Trento, affronta le tematiche legate al futuro e alle sfide di un mondo nuovo. La copertina, dedicata alla musicista Dora Musumeci, è firmata dal genio di Manlio Truscia, fumettista e illustratore italiano di fama consolidata (Tex, Kriminal, Satanik, Segretissimo e Giallo Mondadori). All’interno uno speciale dedicato alle tematiche del Festival dell’economia di Trento e a Federico Faggin, fisico, inventore e imprenditore italiano.
L’articolo di apertura è dedicato alla figura di Manuela Bedeschi di cui Giovanna Bertoldi Portinari descrive le esplorazioni di artista visiva. Sonia Sbolzani firma gli articoli su Margherita Caffi e i vicenzini e fa una recensione sulle opere pittoriche della cantante lirica Lioutsia Goubaidoullina. L’erborista e scrittore Carlo Signorini parla del palindromo per addentrarsi nel concetto di circolarità del tempo, mentre lo scrittore e critico d’arte Pierluigi Albertoni si sofferma sui segreti del fiore di loto.
La copertina della issue di giugno è dedicata a un’artista quasi dimenticata, Dora Musumeci (1934/2004), tra le più musiciste e pianiste Jazz più apprezzate a livello mondiale, fatto che negli anni 50/60 non era consueto per una donna (così come altre professioni considerate “maschili”). Marta Genova racconta di una donna speciale e fa scorrere i ricordi di vita su una Dora musicista, pianista e cantante jazz attraverso i racconti del grande violinista ormai novantenne Rosario Chiara e del produttore Roby Matano, con le tappe di una vita vissuta sulle righe di un pentagramma. L’illustratore Manlio Truscia la fa risplendere nella copertina.
All’interno anche uno speciale dedicato all’intelligenza artificiale e al mondo del lavoro. Mariapia Ciaghi riflette su futuro e automazione, sostenendo come l’obiettivo sia “dare all’umanità la leadership sulla trasformazione digitale del pianeta che le macchine svilupperanno sotto la sua supervisione creativa ed etica“. A tale proposito diventa protagonista il pensiero di Federico Faggin che nel suo interessante saggio dal titolo “Irriducibile. La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura” (Mondadori), sottolinea che “la coscienza è la capacità attraverso un’esperienza fatta di qualità, cioè mediante le sensazioni e i sentimenti che portano con sé il significato di ciò che si conosce. La capacità di conoscere deve quindi esistere prima della conoscenza, e la conoscenza porta a esistenza ciò che si conosce la prima volta. Conoscere diventa quindi sinonimo di esistere”. La domanda chiave che Faggin si pone é: “coloro che promuovono l’idea che un bel giorno i computer potrebbero diventare coscienti vi hanno mai dato una spiegazione convincente di come ciò potrebbe avvenire?”.
Un mondo nuovo prima di essere vissuto necessita di essere creato. Su Eudonna Magazine questo e molto altro.