Gioie e dolori, ricerca e crescita personale
Caro Roberto,
la sofferenza è forse un modo per avvicinarti alla parte più vera di te stesso? Lungi da me attribuire una qualsiasi funzione salvifica al dolore. Tuttavia, da quello che mi racconti provieni da una vita piuttosto facile e aproblematica e tale condizione può aver determinato in te la convinzione che tutto sia più o meno in discesa.
Senza attribuire chissà quale funzione etica al dolore, ma senza ritenere come formalmente acquisita la via della felicità, mantieni in te attive e in punta di piedi la curiosità e la sensibilità. La ricerca è lunga e spesso passa attraverso gioie e dolori, noie e divertimenti, godimenti e assenze. Sono tutti espedienti o strumenti che non mancheranno di arricchirti.
La tua Lady Eva
Le piccole risposte…
Dio benedica la suocera
Dolcissima Lory, la suocera fa di tutto per evitarti e, quando proprio non può farlo, ti tratta con educata indifferenza? Ti consiglio di assecondarla: dio benedica la suocera che fa di tutto per evitarti e che ti tratta con educata indifferenza!
A buon intenditor….un bambino educato è un adulto felice
Carissima Serena, la mia risposta è no: non è normale che tuo figlio di sei anni si aggiri per il ristorante in cui state passando la serata disturbando con urla, giochi e strepiti le persone presenti. La tolleranza verso le intemperanze di un bimbo finisce dove inizia la responsabilità dei genitori nei confronti delle azioni di quest’ultimo.
Riflettici e educa meglio il tuo bimbo, lo renderai una persona felice.
Tre giorni prima di indignarti
Adorata Roberta di Cuneo,
una settimana prima eri scandalizzata per la presunta notizia dei soldi degli sms alla Protezione Civile (destinati ai paesi terremotati), una settimana dopo capisci che quella era un non-notizia e ti rammarichi.
In Italia è così: una persona si sveglia e dice una cosa, qualche giornale la ridice senza fare ricerche, la gente, che non vedeva l’ora di lamentarsi, la ripete aumentandola di circa cento decibel (perché lo sport nazionale è lamentarsi, insieme a quello di essere furbi evasori) e poi il giorno dopo si scopre che erano cavolate. Perché il paese sia nel guano lo si capisce da quanto le persone siano disposte ad accendere la loro indignazione a comando.
Un consiglio: prima di indignarti, prima di dire la tua, prenditi sempre tre giorni. Ne vivrai gli indubbi benefici.
La tua Lady Eva